L’addomesticamento del cane è iniziato circa 20’000-40’000 anni fa. Tuttavia, esistono prove di un addomesticamento ancora più antico. I primi lupi addomesticati erano indispensabili per i primi esseri umani. Servivano da compagni di caccia per inseguire e accerchiare le prede, da cani da guardia per proteggere l’accampamento dai predatori e da compagni che fornivano calore e compagnia. Nel corso del tempo, l’uomo ha iniziato ad allevare i lupi in modo specifico per promuovere determinate caratteristiche. Attributi come la taglia, la forza, la velocità e il temperamento sono stati selezionati in base alle esigenze della comunità.
Lo sviluppo di diversi tipi e l’adattamento a diversi habitat e culture ha portato a una varietà di cani con aspetto e abilità differenti. Questi primi cani sono i precursori delle razze canine che conosciamo oggi. Hanno gettato le basi del moderno allevamento di cani di razza.
Nelle antiche civiltà come l’Egitto, la Grecia e l’Impero Romano, l’allevamento dei cani divenne una forma d’arte. Nell’antico Egitto, il cane del faraone, allevato come cane da caccia, non era solo uno strumento utile ma anche uno status symbol. A Roma i mastini erano utilizzati come cani da guerra, che svolgevano un ruolo importante sia sul campo di battaglia che nell’arena.
Queste prime pratiche di allevamento si concentravano non solo sulle caratteristiche fisiche dei cani, ma anche sul loro comportamento e sulle loro capacità. I cani venivano allevati per compiti specifici come la caccia, la protezione e persino le cerimonie religiose. L’allevamento mirato di cani con determinate caratteristiche divenne una scienza che richiedeva sia conoscenze di genetica che una profonda comprensione del comportamento e delle esigenze degli animali.
Con l’industrializzazione del XIX secolo, in un’epoca di rapidi progressi tecnologici e scientifici, ha avuto inizio l’allevamento sistematico (puro) dei cani domestici come cani di razza. Ciò è stato possibile grazie alle nuove scoperte della genetica e alla scoperta delle leggi di Mendel sull’ereditarietà. La conoscenza delle leggi dell’ereditarietà ha dato agli allevatori la possibilità di promuovere e controllare in modo specifico alcune caratteristiche esterne e interne.
Molte delle razze oggi conosciute sono state standardizzate durante questo periodo, con gli allevatori che selezionavano attentamente le caratteristiche che volevano vedere nelle rispettive razze. Si formarono associazioni di allevamento, si tennero libri genealogici e l’appartenenza a una razza fu documentata da pedigree. L’allevamento di cani di razza si è trasformato in una scienza che tiene conto dell’aspetto, del carattere, della salute e delle capacità dei cani.
In biologia il termine «allevamento» si riferisce alla riproduzione controllata con l’obiettivo di ottenere un rimodellamento genetico. I tratti desiderabili vengono rafforzati dalla selezione e quelli indesiderabili vengono eliminati. I singoli animali con le caratteristiche desiderate vengono selezionati in modo specifico (selezione artificiale) e fatti accoppiare.
Nell’allevamento di razza pura gli animali della stessa razza vengono fatti accoppiare tra loro. Il termine «razza» indica una popolazione riproduttiva specificamente controllata di animali da allevamento e domestici, isolata nelle sue possibilità di accoppiamento.
L’allevamento di cani di razza è un argomento molto discusso in cinologia e nel corso degli anni ha trovato sia sostenitori che critici. Sebbene alcuni mettano in dubbio la diversità genetica e la salute dei cani di razza, spesso trascurano i numerosi vantaggi che questa forma di allevamento comporta. Uno degli straordinari vantaggi dell’allevamento di cani di razza è la prevedibilità. I potenziali proprietari di cani possono scegliere una razza adatta al loro stile di vita perché hanno un’idea relativamente chiara della taglia, dell’aspetto, del carattere e del temperamento del cane. In questo modo si evitano spiacevoli sorprese e si garantisce che il cane e il padrone siano perfettamente abbinati.
Gli allevatori affidabili prendono molto sul serio il loro lavoro e agiscono sempre nell’interesse degli animali. Non procedono con leggerezza quando selezionano i genitori per un accoppiamento. Al contrario, studiano intensamente i pedigree per garantire la diversità genetica e ridurre al minimo il rischio di malattie ereditarie. Questo attento processo di selezione si basa su criteri quali la salute, il temperamento e lo standard di razza. L’obiettivo è fornire ai cuccioli le condizioni migliori per una vita sana e felice. Evitano la consanguineità e promuovono attivamente un’ampia base genetica all’interno della razza. Sono consapevoli della responsabilità che deriva dall’allevamento di creature viventi.
L’allevamento di cani di razza svolge anche un ruolo importante nella conservazione del nostro patrimonio culturale. Molte razze di cani sono strettamente associate a determinate regioni e culture. L’allevamento preserva questi legami culturali e li trasmette alle generazioni future.
Se praticato in modo responsabile ed etico, l’allevamento di cani di razza offre molti vantaggi. È un’arte e una scienza che non solo mette in risalto la bellezza e la diversità dei nostri amici a quattro zampe, ma contribuisce anche alla loro salute e al loro benessere.