Le malattie animali possono mettere a rischio non solo la salute degli animali, ma anche la sicurezza pubblica. In Svizzera esistono severe disposizioni di legge volte a contenere e controllare le malattie degli animali. La Legge sulle epizoozie e l’Ordinanza sulle epizoozie sono strumenti importanti che consentono al governo di affrontare efficacemente queste sfide. Sebbene i cani non siano al centro di queste norme, alcune disposizioni riguardano anche loro.
La Legge sulle epizoozie (LFE) regola i principi generali per la prevenzione e il controllo delle malattie animali e specifica le misure da adottare in caso di insorgenza.
Per quanto riguarda i cani, l’obbligo di annuncio di alcune malattie, come la rabbia, e le relative misure di controllo sono particolarmente rilevanti. I proprietari di animali e i veterinari sono tenuti a segnalare i casi sospetti alle autorità competenti. Se si verifica una malattia soggetta a obbligo di annuncio, possono essere ordinati trattamenti e misure come la quarantena, la vaccinazione o, in casi estremi, l’eutanasia degli animali colpiti, al fine di prevenire la diffusione della malattia.
L’Ordinanza sulle epizoozie (OFE) specifica le disposizioni previste dalla Legge sulle epizoozie. Definisce quali malattie sono considerate epidemiche e stabilisce misure specifiche.
Le norme sull’importazione e l’obbligo di identificazione sono particolarmente importanti per i proprietari di cani. I cani importati in Svizzera devono soddisfare determinati requisiti sanitari. Questo include le vaccinazioni, soprattutto contro la rabbia, e i certificati sanitari se necessari. I cani importati devono essere identificati da un veterinario entro dieci giorni dall’importazione. Dati come il numero di microchip, la data di nascita, la razza, il sesso e il colore del mantello vengono registrati nella banca dati nazionale dei cani Amicus.
Una delle malattie dei cani più conosciute è la rabbia. Tuttavia, grazie a estesi programmi di vaccinazione e a severe misure di controllo, dal 1999 la Svizzera è considerata libera dalla rabbia. Anche se la vaccinazione antirabbica non è più obbligatoria in Svizzera, essa (e altre vaccinazioni fondamentali) è ancora fortemente raccomandata. La vaccinazione antirabbica è indispensabile per viaggiare all’estero e rientrare in Svizzera.
Dal 2006 i cani devono essere contrassegnati con una etichetta e registrati in Svizzera. A tale scopo viene impiantato loro un transponder delle dimensioni di un chicco di riso. È costituito da un microchip e da un’antenna, racchiusi in un corpo di vetro biocompatibile. Il numero di identificazione unico del cane è memorizzato sul microchip.
L’impianto del transponder non è più doloroso per il cane di una vaccinazione. Il transponder viene iniettato sotto la pelle sul lato sinistro del collo, dietro le orecchie, utilizzando una cannula. Il transponder non rappresenta un pericolo per il cane e trasmette dati solo quando viene attivato da uno speciale lettore; altrimenti rimane privo di radiazioni.
Il numero di identificazione sul microchip svolge un ruolo simile alla foto del passaporto negli esseri umani: permette di identificare chiaramente il cane. Questo è particolarmente utile ai controlli di frontiera, quando è necessario presentare i certificati di vaccinazione, in modo che i funzionari di frontiera possano essere sicuri che i documenti appartengano effettivamente al cane.
Amicus è la banca dati nazionale dei cani della Svizzera e serve a registrare i cani e i loro proprietari. È gestita da Identitas AG per conto dei Cantoni e si basa sulle disposizioni legali dell’Ordinanza sulle epizoozie.
Lo scopo principale di Amicus è la completa tracciabilità dei cani registrati in Svizzera. Il database aiuta a prevenire le importazioni illegali di cani troppo giovani o malati. Serve anche come base per contattare i legittimi proprietari di cani smarriti o abbandonati.
I cuccioli devono essere microchippati da un veterinario entro i primi tre mesi di vita. Il veterinario registra poi il cane nella banca dati nazionale dei cani Amicus.
Se siete diventati detentori di un cane, chiedete al vostro Comune di registrarvi come tali in Amicus. Riceverete quindi i vostri dati utente (ID personale + password) per posta o per e-mail. In questo modo è possibile accedere ad Amicus.
Un cambio di detentore consiste sempre in due notifiche: un “trasferimento” da parte del detentore precedente e un “subentro” da parte del nuovo detentore. Entrambe le parti devono confermare attivamente il cambio nel proprio account utente.
Se importate un cane dall’estero, dovete far controllare la sua identificazione da un veterinario entro dieci giorni dall’importazione.
Quando un cane muore, la data di decesso deve essere inserita nei dati dell’animale del database “Amicus”. Questo può essere fatto dal proprietario, dal comune o dal veterinario curante.
Anche se la legislazione e le sue misure forniscono un importante contributo al contenimento delle malattie animali, la vigilanza rimane importante. I proprietari di animali domestici dovrebbero far visitare i propri animali regolarmente da un veterinario, in modo da poter riconoscere e trattare tempestivamente eventuali malattie. Anche un’igiene adeguata è essenziale per la tenuta degli animali, al fine di prevenire la diffusione delle malattie.