Percorrere una distanza di 20 chilometri entro un tempo stabilito: questo è l’obiettivo della «prova di resistenza» organizzata dalla Commissione tecnica per i cani da utilità e sport (CTUS). Il programma è rivolto ai proprietari che portano regolarmente i loro cani a fare jogging o in bicicletta.
Per i cani sani e regolarmente allenati a correre, 20 chilometri non sono un problema. Tuttavia, è essenziale che l’addestramento alla resistenza inizi solo quando il cane è completamente cresciuto (non prima dei 15 mese di vita). È inoltre essenziale aumentarlo in modo moderato e graduale. Ciò significa iniziare con distanze brevi da 1 a 3 chilometri e incrementare lentamente, prima fino a 5-10, poi fino a 15-20 chilometri.
Sì, possono partecipare cani di tutte le taglie, razze e pedigree di almeno 18 mesi. Tuttavia, il regolamento delle prove prevede espressamente che il cane sia in grado di soddisfare fisicamente i requisiti richiesti. Iscrivendosi alla prova, il conduttore conferma che il cane è sano, in buone condizioni fisiche e pronto per una corsa di 20 chilometri.
È vero. Pertanto durante una prova di resistenza sono sempre presenti diversi veterinari. Il cane è sottoposto a una visita prima della partenza e può iniziare solo se il veterinario dà il via libera. Durante il percorso sono previste due pause obbligatorie, durante le quali i cani vengono nuovamente esaminati dal veterinario. In base allo stato di salute del cane, il giudice decide se una squadra può continuare la corsa o meno. L’ultimo controllo veterinario si svolge al traguardo dopo la gara.
Non è previsto il cronometraggio, come di solito avviene nelle manifestazioni podistiche. In altre parole, la prova di resistenza del CTUS non è paragonabile alle gare di bikejoring e canicross, dove vince la squadra che registra il tempo inferiore. Sebbene esista, il sistema di cronometraggio funziona secondo un principio diverso. Alla fine non c’è nemmeno una classifica, ma solo la valutazione «superato» o «non superato».
No. L’obiettivo è che il cane percorra i 20 chilometri a un ritmo di corsa costante di 12-15 chilometri all’ora. Ciò significa una squadra ha a disposizione 30-40 minuti per il primo tratto di 8 chilometri. Nell’area di sosta 1 è prevista una pausa di 15 minuti e il primo controllo veterinario. Il tratto successivo del percorso è di 7 chilometri, per il quale si hanno da 28 a 35 minuti di tempo. Nella seconda area di sosta, la pausa dura 20 minuti (compreso il controllo veterinario). I restanti 5 chilometri fino al traguardo devono essere percorsi in 20-25 minuti. Se una squadra supera i tempi previsti, la prova viene annullata.
I cani che si ritirano durante la corsa (ad esempio a causa di un infortunio), le cui prestazioni calano significativamente e che non recuperano a sufficienza durante le pause o all’arrivo non possono superare la prova. È a discrezione del veterinario e del giudice annullare la prova se, ad esempio, il cane presenta una «mancanza di forma».
Dopo un periodo di recupero di 15 minuti e il controllo veterinario, si svolge un breve «esercizio di condotta al guinzaglio», approvato da un giudice di gara ufficiale del CTUS. Vengono mostrati tutti i tipi di andatura e i modi di girare e le posizioni «di base» e «a terra» con il cane al guinzaglio. L’unica cosa che viene verificata è il grado di vitalità e di forma del cane dopo aver completato i 20 chilometri di corsa, e non il modo in cui vengono eseguiti esattamente gli esercizi.
L’origine risale all’allevamento. L’obiettivo principale della Società Cinologica Svizzera è l’allevamento di cani di razza sani. La prova di resistenza è un valido parametro per valutare le prestazioni (cuore, sistema respiratorio), ma anche la conformazione e l’andatura. Alcuni club di razza ponevano il superamento della prova di resistenza come condizione per i futuri cani da riproduzione.
Sì, il conduttore accompagna il cane in bicicletta o (se è in buone condizioni fisiche) a piedi. Il cane viene tenuto al guinzaglio per tutto il tempo. Può indossare un collare o una pettorina. Per le biciclette si raccomanda di utilizzare dispositivi di fissaggio appropriati per i cani («Springer»). Il cane deve correre con piacere lungo l’intero percorso senza rimanere indietro.
È responsabilità dell’organizzatore della prova segnalare chiaramente il percorso. Il percorso dovrebbe snodarsi lungo le strade di campagna, i sentieri forestali e le piste ciclabili, se necessario anche lungo le strade secondarie con poco traffico. I pannelli informativi che indicano i chilometri già percorsi servono da orientamento. In entrambe le aree di sosta è presente un veicolo di riserva per il trasporto dei cani eliminati dalla gara fino all’area di partenza.
No, la prova di resistenza è uguale per tutti ed è sempre di 20 chilometri.
No, il regolamento delle prove vieta espressamente la partecipazione di cani che abbiano raggiunto l’età di dieci anni.
Gli organizzatori sono solitamente club di razza e associazioni cinologiche. Oggi, tuttavia, la prova viene proposta solo di rado, circa una mezza dozzina di volte all’anno in tutta la Svizzera. Informazioni in merito sono disponibili nel catalogo della prova online del CTUS (termine di ricerca «Prova di resistenza»).
Un libretto delle prestazioni, che deve essere richiesto in anticipo al CTUS, e l’appartenenza a un club di razza o a una sezione SCS.
Sul sito web della Commissione tecnica per i cani da utilità e sport CTUS, www.tkgs.ch