Cerca, trova e segnala: questo è lo scopo dello sport “caccia al tesoro”, detto anche “Cates e SchaSu”: grazie al suo eccellente fiuto, il cane cerca gli oggetti nascosti e di solito li trova.
In questo sport il tesoro non è composto da monete d’oro o pietre preziose, ma da banali oggetti come gomme da cancellare, pezzi di cuoio, dischi di legno o anelli di metallo. Il materiale di cui sono fatti gli oggetti non è determinante, ma lo è la dimensione: dimensione massima di 15 centimetri quadrati, spessore massimo di 1 centimetro e una lunghezza di 7,5 centimetri. I “tesori” sono conservati in piccoli contenitori chiusi. Ogni conduttore e ogni conduttrice di cani è responsabile di procurarsi i propri articoli. Quindi senza questi “tesori” personali nulla funziona nello “Cates/SchaSu”.
La formula breve è: cercare, trovare, segnalare. Ma come? Col naso! Indispensabile per cercare il “tesoro”! Si tratta di un lavoro sopraffino, a cui i cani sono predestinati grazie al loro eccellente olfatto. Importante quanto la ricerca è la segnalazione: una volta trovato l’oggetto, il cane non deve recuperarlo, ma deve immediatamente avvicinare il più possibile il naso all’oggetto e mettersi in posizione distesa. Il cane deve rimanere fermo e calmo per tre o cinque secondi in questa posizione.
Esistono tre diverse strutture di ricerca, che impongono al cane requisiti diversi. Il “mucchio da rigattiere” è un’area di 20 metri quadrati ricoperta da vari “pezzi”: dalle valigie da viaggio ai tappetini di gomma, dai copertoni delle auto alle tavole di legno, dalle cassette della verdura alle vecchie biciclette dei bambini, tutto ciò che si può trovare in soffitta, in cantina o nel ripostiglio può essere utilizzato. La “zona”, di 200 metri quadrati, si trova sempre all’aperto, si estende su un prato con una vegetazione così alta da non rendere visibile alla vista l’oggetto disposto. Infine, i “forzieri del tesoro”, veri e propri oggetti che danno il nome a questo sport, consistono in contenitori (secchi, cassapanche, valigie e simili) con diversi fori.
Che si tratti di un cane di razza o di un meticcio, di un cane anziano o giovane, di una taglia grande o piccola: lo “SchaSu” è uno sport adatto a tutti i cani. L’addestramento può essere adattato individualmente a ogni squadra; offre un’occupazione sostitutiva per i cani con ambizioni venatorie ed è ideale anche per le razze canine di piccola taglia che non possono essere integrate in molti altri sport.
Il “mucchio da rigattiere” è la prima struttura di ricerca che il cane impara a conoscere, anche se all’inizio il “mucchio” consiste in un solo sasso o tappetino di gomma. In tante piccole fasi di addestramento, si insegna al cane che deve cercare e indicare il suo oggetto con il naso e assumere la posizione “a terra”, indipendentemente dal fatto che il conduttore/la conduttrice sia davanti, accanto o dietro di lui. Man mano il cane acquisisce maggiore sicurezza, cresce anche il mucchio da rigattiere.
Una volta che il cane ha compreso il principio della ricerca e della segnalazione, seguono molti altri piccoli passi. Per questo motivo, si pone sempre più l’accento sulla ricerca mirata e sull’accertamento dei “pezzi”. La perseveranza nella ricerca può essere esercitata su pareti dedicate alla ricerca (pannelli con un massimo di 50 fori). Il secondo sistema di ricerca è quello dei forzieri: anche in questo caso si parte semplicemente da un forziere con pochi e grandi buchi. In seguito, vengono utilizzati forzieri con un numero maggiore di fori, ma di dimensione inferiore, fino a raggiungere lo standard di gara di 12 millimetri. La zona è di solito l’ultima struttura di ricerca in cui il cane viene introdotto.
Chi vuole addestrare il proprio cane nella divisione “Cates/SchaSu” deve avere molta pazienza, un buon occhio per leggere e interpretare correttamente il comportamento del cane, nonché abilità e destrezza nel gestire i segnali e nel distribuire rapidamente i bocconcini di ricompensa. Tutto questo può essere appreso passo dopo passo in una formazione ben guidata.
“Cates/SchaSu” fa parte dell’offerta della commissione “Polydog” di SKG. Una volta all’anno si tiene un corso per addestratori. Nel sito web di “Polydog” si trova l’elenco dei club e le scuole cinofile che offrono corsi “Cates/SchaSu”, nonché un elenco di tutti gli addestratori e le addestratrici formati da “Polydog” di cui fanno attualmente parte circa 40 persone.
La categoria “Principianti” è il livello di ingresso volontario. In questo caso viene testato solo il “mucchio da rigattiere” che avviene in due passaggi. Nei livelli 1, 2, 3a e 3b sono in programma tutte e tre le strutture di ricerca (mucchio da rigattiere, zona e forzieri); a seconda del livello, con requisiti diversi e difficoltà crescenti tra cui rientrano distrazioni sotto forma di oggetti estranei o di cibi disseminati nella struttura di ricerca. Se i forzieri hanno solo 4-8 buchi nel livello 1, possono avere fino a 20 buchi nel livello 3.
I giudici assegnano un massimo di 100 punti per ogni sistema di ricerca. Al lavoro di ricerca viene assegnato un massimo di 30 punti, alla segnalazione un massimo di 70 punti. Il cane deve cercare nel modo più indipendente possibile, con calma e perseveranza, e fornire una segnalazione all’insegna della stabilità e della tranquillità. L’esame si considera superato se sono stati raggiunti almeno 70 punti in ogni sistema di ricerca. Una volta raggiunto questo obiettivo, si può passare al livello successivo.
Attualmente vengono organizzati da 6 a 8 concorsi all’anno, che di solito registrano il tutto esaurito molto rapidamente. La domanda è elevata e la categoria “Principianti” in particolare sta diventando sempre più popolare.
La “Cates/SchaSu”, supervisionata dalla commissione “Polydog” di SKG, esiste in Svizzera dal 2013. In Germania opera con il nome di ZOS e vi opera dal 2005. Il nome ZOS è protetto dagli inventori Ina e Thomas Baumann e non può essere utilizzato senza licenza.
Sul sito web della Commissione “Polydog” all’indirizzo www.polydog.ch